Malta è stata la meta del mio primo viaggio da sola e all’estero. Un viaggio mordi e fuggi, infatti condivido con te il mio itinerario facile per visitare Malta in un giorno e mezzo!
Tempo di lettura: caffè lungo 
Be’, ecco, non proprio tutta Malta 😛
Ho preparato l’itinerario tenendo conto che volevo visitare assolutamente la Capitale, l’ex Capitale e le Tre città; in concreto avevo a disposizione un giorno e mezzo e non volevo strapazzarmi troppo né complicarmi la vita, essendo il mio primo viaggio in solitaria. Volevo godermi il momento, l’atmosfera e le emozioni.
Partiamo da un’informazione essenziale: come muoversi a Malta?
A Malta mi sono spostata sempre e solo in bus. Il viaggio costa 2,50 o 3,00 euro e il biglietto vale 2 ore: le linee più care sono quelle più veloci, ma gli spostamenti lunghi possono avere il loro perché. Infatti, per andare da Rabat (che è stata la mia ultima tappa) all’aeroporto sono salita sulla linea 201 che ha impiegato circa un’ora per effettuare il tragitto: è stato bellissimo; ha percorso parte della costa ovest e ho assistito a panorami a perdita d’occhio sul mare, che mi hanno lasciata senza parole.
Infatti, abbiamo costeggiato dei punti panoramici molto noti quali le Scogliere Dingli e la Grotta Blu. Insomma, un viaggio nel viaggio.

I biglietti del bus si acquistano direttamente sul mezzo.
Per orientarmi con le linee, prima di partire ho consultato questi due siti molto chiari ed esplicativi, che rimandano anche al sito di Malta Public Transport (il servizio di trasporti pubblici di Malta):
- Viaggimalta.it per muovermi dall’aeroporto;
- Giramundo.net per tutti i collegamenti.
In loco, ho trovato pratico usare Google Maps per una più rapida organizzazione.
Entriamo nel vivo del mio itinerario facile per visitare Malta in un giorno e mezzo.

Giorno 1
Prima tappa: le Tre città
Si tratta di Cospicua, Vittoriosa e Senglea, ovvero i bastioni difensivi e le abitazioni dei popoli che conquistarono Malta nella storia, edificate dai Cavalieri dell’Ordine di Malta.
Le Tre città si visitano a piedi facilmente, in quanto tutte vicine tra loro e a misura d’uomo.
Appena arrivata a Cospicua, ho compiuto quello che poi si è rivelato una dipendenza in quel di Malta: l’acquisto del primo pastizz.
I pastizzi sono specialità da street food tanto economiche quanto deliziose: con 0,50 centesimi puoi gustare una sfogliatella croccantissima, ripiena di ricotta nella versione dolce oppure di piselli, carne, funghi e tante altre varianti per il salato. Perfetti a colazione, come snack, in qualsiasi momento e ovunque; non farai fatica a trovarli, i rivenditori sono disseminati davvero dappertutto.
Ho assaggiato i pastizzi da Sphinx Pastizzeria e Jeff’s Pastizzeria (sono catene, li trovi in diverse città) ma soprattutto da Is-Serkin – Crystal Palace Bar, che secondo quanto ho letto sul web pare essere la migliore pastizzeria di Malta. Ti dico la mia: il pastizz di pollo, appena sfornato, mi ha travolta con la sua cremosità. Merita.
Tornando alle Tre città, ho iniziato la visita di Cospicua dalla Chiesa dell’Immacolata Concezione per poi imboccare la scalinata sulla destra e perdermi tra i vicoli. Bella la vista sulla città dal giardino Bormla Waterfront, al porto.
Costeggiando il parco x-Xghajra ta’ Bormla arrivi direttamente a Vittoriosa. Ma, proprio all’entrata della seconda delle Tre Città, passi per un locale che ho adorato: Café Riche, un antico caffè con giardinetto interno, per una pausa in completo relax.
Lì ho preso un babycino, un mini cappuccino con panna privo di caffè ma servito dentro una tazzina da caffè. Idea carina se hai circa 6 anni.
Se Cospicua mi è piaciuta, Vittoriosa mi ha fatto sospirare: i balconi tipici di Malta (gallarija) sono impeccabili, gli edifici sembrano brillare e le piante ai lati delle strade danno quel tocco in più. Bella, bella, bella!
Vittoriosa ha un lungomare molto gradevole, con vista su Senglea e sul Porto Grande, il principale accesso marittimo di Malta.
Senglea, infine, si percorre in un continuo salire e scendere di vicoli stretti e tranquilli, con scorci sul mare.
Nell’attesa del bus verso la seconda tappa della giornata, non ho potuto fare a meno di osservare le insegne dei negozi e delle attività locali, dalle scritte grandi e vistose e dall’aria un po’ rétro; da quel momento, fare caso alle insegne, a piedi e dal bus, è diventato il mio passatempo preferito.





Seconda tappa: Saint Julian’s e Paceville
Il mio alloggio si trovava a Saint Julian’s, a due passi da Spinola Bay, una baia in cui la sera le barchette di legno e le luci sfavillanti dei numerosi ristoranti sullo sfondo creano un’atmosfera davvero suggestiva.
Sono arrivata nel primo pomeriggio: dopo un paio d’ore di riposo (ero un po’ cotta post settimana lavorativa), mi sono rigenerata con una doccia e sono uscita alla scoperta della zona.
Una cosa che mi incuriosisce in viaggio è visitare i supermercati e vedere cosa vendono; ho fatto quindi un giretto da Welbee’s Supermarket scoprendo un’intera e lunghissima parete di cereali Kellogg’s, un’infinità di marchi di pasta e passate di pomodoro italiane, e un assortimento notevole di caramelle senza zucchero, barrette dietetiche e proteiche e snack “light”.
Ho poi iniziato la mia passeggiata verso la zona calda di Saint Julian’s affacciandomi sulla baia dopo aver passato il famoso monumento “Love”, una scritta al contrario che si legge correttamente solo quando il sole ne proietta l’ombra.
Acquistato lo street food di rito, stavolta da Jeffs Pastizzeria (buonissimo il calzone con spinaci, olive e capperi), ho imboccato la strada principale e proseguito sempre dritto.
I ristoranti italiani qui sono tantissimi, ho incontrato anche la famosissima “Trattoria da Nennella”.
Sono quindi arrivata al quartiere Paceville, noto per la vita notturna; infatti, pullula di bar, pub, club, ristoranti e casinò, che si susseguono uno dietro l’altro, ognuno con le sue scritte al neon e la sua musica.
L’ho girato per bene ma a dire il vero non vedevo l’ora di tornare sulla baia, in quanto l’atmosfera da baldoria e notti brave non fa per me.
Spinola Bay la sera ha qualcosa di speciale: l’acqua della baia si colora delle luci dei ristoranti, e il tempo sembra scorrere più lentamente se ci si siede su una panchina fronte mare, anche se dietro di sé le vite delle persone vanno veloci tra drink, cene e balli. Momento magico!




Giorno 2
Prima tappa: colazione da “La Crema” a Balluta Bay
Balluta Bay è un’altra baia di Saint Julian’s ma molto diversa dalla precedente. Infatti, qui si può sostare in veste di bagnanti nella piccola spiaggia, osservando sulla destra la bellissima chiesa neogotica Nostra Signora del Monte Carmelo. Sulla sinistra, invece, una scuola di nuoto e un centro immersioni: Balluta Bay è caratterizzata dalla presenza di attività che ruotano attorno agli sport acquatici.
Percorso il lungomare, che di domenica mattina alle 9 era già vivo, mi sono fermata a fare colazione a La Crema, che ti consiglio perché il croissant era fantastico e il personale gentilissimo; ho preso anche un cappuccione, e l’ho adorato. Hanno proposte dolci e salate, quindi è perfetto perché accontenta tutti i palati e i livelli di appetito. E poi è quasi fronte mare e sembra di stare in villeggiatura.

Seconda tappa: Floriana
Il bus si è fermato a ridosso dell’imponente Fontana dei Tritoni, che si trova all’imbocco del centro storico di La Valletta, capitale di Malta e patrimonio UNESCO dal 1980.
Prima di inoltrarmi nel cuore di La Valletta, però, ho fatto dietrofront per raggiungere Piazza San Publio, nella città accanto di Floriana, che termina nella stupenda e omonima Chiesa di San Publio, la quale ospita le reliquie del Santo. L’interno della chiesa è un tripudio di oro e rosso.
La piazza ti colpisce a primo sguardo, in quanto è disseminata di buche chiuse con coperchi in pietra: sono i 76 granai di Floriana, dismessi nel 1962.
Accanto alla piazza, vi è il grazioso ed elegante Giardino del Maglio (Mall Gardens), in cui puoi ammirare numerosi monumenti di personaggi di spicco maltesi. Uscendo dal giardino, passi per il Monumento all’Indipendenza, il quale ricorda che nel 1964 Malta si è liberata dal dominio inglese.

Terza tappa: La Valletta
Superata la fontana, quindi, l’imponente Porta della Città, progettata da Enzo Piano e costruita tra il 2011 e il 2014, conduce all’interno del centro storico della capitale di Malta, che ti accoglie con le bellissime rovine del Teatro Reale, danneggiato irrimediabilmente dai bombardamenti del 1942.
Lungo la passeggiata del tutto improvvisata, ho incontrato la Biblioteca Nazionale (l’ultimo edificio pubblico costruito dai Cavaliere a La Valletta) e il Palazzo del Gran Maestro (sede del Presidente della Repubblica di Malta), per poi approdare nei magici Giardini inferiori di Barrakka: un piccolo tempio eretto nel 1811 è solo un assaggio della bellezza di questo luogo.
Le panchine sulla destra sono posizionate in diagonale per godere del panorama mozzafiato sulle Tre città; consiglio questi giardini per una pausa meditativa, che ho fatto io stessa prima di rimettermi in marcia verso il mercato.
Il Valletta Food Market si distribuisce su due piani: al piano terra, diversi ristorantini con proposte maltesi e non (è possibile sedersi per consumare), mentre al piano inferiore un market vero e proprio, in cui si trova un po’ di tutto.
Ho poi girato per le vie, facendo innumerevoli salite e discese, e ammirando scorci niente male con il mare sullo sfondo; in alcune zone sgombre di turisti sembrava che il tempo avesse un altro passo, e ho potuto assaporare la lentezza domenicale tra le mura giallo ocra tipiche di quest’isola.






Quarta tappa: Mdina
Nel primo pomeriggio ho visitato l’ex Capitale, la piccola Mdina, che ospita poche centinaia abitanti.
Di Mdina mi hanno colpito gli antichi palazzi nobiliari (Falson e Vilhena tra i più noti), le targhe dai bordi decorati di nero, e le stradine strette tra le alte mura degli edifici.
Suggestiva la Piazza San Paolo, che ospita l’omonima Cattedrale, e Casa Gourgion, un edificio in stile neogotico che si fa notare spiccando dal barocco circostante: i dettagli rossi di porta e finestre sono meravigliosi.
Sono uscita da Mdina attraversando gli Howard Gardens, piacevoli giardini situati lungo le mura di cinta della città, e mi sono diretta verso il pastizz più buono di tutti, quello al pollo di Is-Serkin – Crystal Palace Bar, che mi ha aperto le porte (e lo stomaco) verso l’ultima tappa del mio giorno e mezzo a Malta.



Quinta tappa: Rabat
La visita a Rabat inizia imboccando la via principale, Triq San Pawl.
Passo di fronte a Chalk cafe, un delizioso locale di cui mi innamoro a prima vista; infatti, ci torno per un caffè prima di andare via. Al primo piano, dispone di un minuscolo e intimo balconcino con un tavolo da 2: se sei fortunato puoi goderti la consumazione con la vista sul viavai sottostante.
Incontro poi la Collegiata di San Paolo, una chiesa costruita sopra una grotta visitabile (in cui si narra che abbia vissuto l’omonimo Santo), e la Chiesa di San Cataldo.
Come già sai, da Rabat sono andata all’aeroporto facendo un viaggio super apprezzato in bus, che se ci ripenso mi scalda il cuore.


Tutte le tappe del mio itinerario a Malta meritano decisamente più di un weekend, ma passeggiare di città in città mi ha rigenerato e riempito gli occhi e l’anima, quindi il bilancio del viaggio è stato più che positivo.
Chissà, magari un giorno lontano ci tornerò!
Spero che questo itinerario facile per visitare Malta in un giorno e mezzo ti abbia dato degli spunti utili. Se ci sei già stato, consiglia qui sotto le tue tappe irrinunciabili 🙂
 
                         
                         
                        